All'indirizzo di relazioni internazionali e marketing viene proposta la lingua asiatica con vari laboratori: cerimonia del tè, calligrafia, intaglio carta.
Asola. Imparare la calligrafia cinese oppure la cerimonia del tè? Si può anche a scuola, perché no. Al Falcone di Asola, l'Istituto tecnico economico indirizzo relazioni internazionali e marketing, la lingua cinese si studia da anni.
Il Falcone è una scuola moderna, attenta alle offerte che l'economia locale offre: il distretto della calza da una parte, le tante industrie della vicina provincia di Brescia dall'altra. Il cinese è ormai diventata la lingua da conoscere per i continui scambi commerciali in atto da anni. Quindi, dal terzo anno dell'Ite relazioni internazionali, viene proposto anche il cinese. Ma non basta conoscere la lingua per rapportarsi con un popolo a noi così lontano geograficamente e distante nei costumi e nella cultura.
E allora alla scuola di Asola, una preparata insegnante, la professoressa Elettra Casarin, ha introdotto una serie di laboratori, utili ad aprire le proprie conoscenze verso un mondo, oltretutto non facile da conoscere.
Lo scrive lo stesso istituto nelle notizie pubblicate negli ultimi giorni sul proprio sito e lo conferma il dirigente scolastico che lo guida, Giordano Pachera: «Al termine del percorso di studio è prevista la certificazione linguistica di livello HSK 2.CINEmulan festival 2018.
Il corso di lingua e cultura cinese, oltre ai contenuti previsti dalla programmazione ministeriale vigente, è completato da varie attività di laboratorio legate alle tradizioni della Cina quali: la scrittura con gli strumenti tradizionali e la calligrafia cinese, la carta intagliata, la cerimonia del tè, la prova dei costumi tradizionali, la dimostrazione di arti marziali e altro ancora. Per tutti gli alunni, alla fine dell'anno scolastico, è prevista un'uscita didattico-culinaria a un ristorante cinese selezionato per imparare sul campo le regole dello stare a tavola durante un pranzo di lavoro oltre che a ordinare in lingua pietanze e bevande e ad usare correttamente bacchette e stoviglie».
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