La stampante 3D è uno strumento che permette di passare dall'immaginazione alla realtà e sta entrando da qualche tempo in molte scuole di diverso ordine e grado, accompagnata da programmi educativi e nell’ambito di progetti pensati appositamente per valorizzarne l’uso didattico. Il fine non è quello di imparare a usare lo strumento in sé, sebbene sia indispensabile per garantire l'accesso ai modelli fisici, bensì di abituare gli studenti ad avere un approccio di tipo problem solving, un po’ come tutta la robotica e la filosofia maker in generale. Tra i vari vantaggi ci sono la velocità, i costi contenuti, l’affidabilità e la sicurezza. Insomma, la tecnologia è impiegata per migliorare l'offerta formativa, mettere gli studenti in contatto con le tecnologie d'avanguardia e dunque rinforzare l’apprendimento delle normali discipline scolastiche, con risultati spesso sorprendenti: fluidità, flessibilità , originalità ed elaborazione.
In altri paesi le stampanti 3D sono già il motore della rivoluzione culturale e didattica: grazie alla riproduzione reale di un modello in tre dimensioni che emula l'aspetto e le funzionalità del prototipo, permettono di produrre molteplici esemplari di un solo tipo di oggetto. Favoriscono la creatività, che è la base della produzione di oggetti, e un più efficace accesso alle conoscenze, non solo quelle tecniche.
La stampa 3D è gioco, creatività, ricerca e azione: queste attività consentono di sviluppare competenze chiave come imparare ad imparare, potenziare lo spirito di iniziativa e l’imprenditorialità. E lo sviluppo di queste competenze può avvenire con metodologie didattiche innovative: problem solving, pensiero laterale, lavoro di gruppo, peer tutoring. L’aula diventa una palestra di innovazione: non la rincorsa alle ultime tecnologie e il loro utilizzo “usa e getta”, ma educazione di insegnanti e studenti ad un uso consapevole e creativo degli strumenti digitali.
Come vincitore del Concorso Stampa un'ide@, indetto dall'Ambito Territoriale di Mantova dell'Ufficio Scolastico Regionale allo scopo di favorire la diffusione delle azioni previste dal Piano Nazionale Scuola Digitale, al quale abbiamo partecipato con il progetto denominato "Shaping the Shape: dal pr-og(g)etto all'oggetto", all'Istituto Giovanni Falcone è stata assegnata una stampante 3D Print-Rite modello 3D CoLIDO 2.0
Tra gli obiettivi dettagliati del progetto che avranno ricadute concrete sulla didattica e sui percorsi di apprendimento:
- far acquisire sempre crescente dimestichezza con le nuove tecnologie e farne comprendere le potenzialità, in modo che a conclusione del ciclo superiore gli studenti arrivino già preparati e consapevoli all’università o nel modo del lavoro
- fornire una spinta alla creatività degli studenti
- abituare gli studenti a realizzare un oggetto “dalla A alla Z”, dall’idea fino alla produzione
- condividere i propri progetti online mediante pubblicazione su siti dedicati.
I prodotti finali attesi sono di diversa natura e rispondono a obiettivi didattici e relazionali diversificati.
Rientrando a buon diritto tra gli strumenti che permettono un approccio efficace alla filosofia maker, la stampante favorirà una didattica attiva non basata sul semplice nozionismo, ma che permetta di delineare chiare linee progettuali, obiettivi reali, percorsi definiti caratterizzati da scelte ponderate, autonomia operativa, consapevolezza critica, capacità di valutazione della riuscita del progetto e capacità di documentarlo nelle sue varie fasi.