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GAZOLDO DEGLI IPPOLITI – Predisposta e attivata la stazione meteorologica, installata all’interno dell’Istituto “Giovanni Falcone”. A metterla in attività sono stati gli studenti dell’indirizzo agrario in collaborazione con il Centro Meteorologico Lombardo, dove adesso è visibile tale stazione. Questa attività rappresenta un passo significativo verso l’innovazione e la sostenibilità in agricoltura.

La nuova stazione meteorologica è uno strumento fondamentale per il monitoraggio delle condizioni atmosferiche, indispensabile per ottimizzare i trattamenti in un’ottica di Farm 4.0. Questo approccio integra tecnologie avanzate come droni, simulatori di guida e una serra aeroponica e idroponica, tutte già in dotazione dell’Istituto e utilizzate quotidianamente dagli studenti.Agrario stazione meteorologica
L’iniziativa rientra in una metodologia didattica basata sul “learning by doing”, infatti gli studenti dedicano circa un terzo del loro monte ore a esperienze pratiche nei laboratori e negli impianti dell’Istituto.
Tale attività è risultata fondamentale per preparare le nuove generazioni alle sfide del futuro.
Infatti, conoscere e gestire le problematiche legate agli eventi atmosferici è oggi indispensabile per ottimizzare le coltivazioni, prevenire i danni causati da perturbazioni estreme e contribuire alla sostenibilità ambientale. Questo progetto coinvolge competenze interdisciplinari, dall’inglese alle materie di indirizzo, preparando gli studenti ad affrontare le sfide economiche, lavorative e sociali del nostro tempo. Tale attività è stata condotta da tutte le classi dell’Agrario guidati dai docenti Franco Gatti, Michele Crapanzano, Andrea Gusmano e Stefano Gabaldo.
“Questi progetti dimostrano il nostro impegno nel fornire agli studenti strumenti e competenze che guardano al futuro” – ha sottolineato Dirigente Scolastico Caterina Mirasolo evidenziando come l’Istituto si distingua per il suo ruolo di avanguardia nel campo dell’ambiente e della sostenibilità.
Così, anche il prof. Salvatore Scalia, collaboratore del Dirigente Scolastico e Referente della Sede di Gazoldo degli Ippoliti, che ha aggiunto: “Negli ultimi anni abbiamo fatto importanti investimenti per dotare l’Indirizzo Agrario di tecnologie avanzate, trasformandolo in un punto di riferimento a livello locale e nazionale. Qui i ragazzi acquisiscono le competenze necessarie per affrontare con successo le sfide del mondo del lavoro.”
Questa iniziativa conferma l’Istituto “Giovanni Falcone” di Gazoldo degli Ippoliti come un’eccellenza educativa e un modello innovativo di formazione nel settore agrario, con un forte focus su tecnologia, sostenibilità e connessione con le esigenze del territorio.

GAZOLDO DEGLI IPPOLITI – Un corso con un maestro d’eccezione quello che si è appena concluso all’Istituto “Giovanni Falcone” l’argomento erano i lievitati della viennoiserie francese vale a dire i croissant, il pain au chocolat, il pain aux raisins e il palmier, conosciuto in Italia come ventaglio.
Per l’occasione il maestro pasticcerà è stato Nicolò Antoniazzi, della omonima pasticceria “Antoniazzi” di Mantova, affiancato dai docenti Francesco Mammola, Carlo Raimo e Romualdo Meo.Foto studenti con Antoniazzi 1068x801
Entusiasti i ragazzi, che hanno partecipato, scopo dell’iniziativa quello di approfondire le tecniche e i segreti legati a una tradizione che ha fatto scuola nel mondo: dalla preparazione del croissant francese alle delizie come il pain au chocolat, il pain aux raisins e il palmier. Durante le lezioni, gli studenti hanno appreso non solo le differenze tra il croissant francese e il cornetto all’italiana, ma anche le peculiarità dei lievitati francesi, caratterizzati da un equilibrio unico tra semplicità degli ingredienti e complessità delle tecniche.
Un momento di grande interesse è stato dedicato al croissant francese, consumato sia dolce che salato e privo di farciture preconfezionate, una caratteristica che lo distingue dal cornetto italiano. Particolare attenzione è stata rivolta anche al pain au chocolat, riconoscibile per il suo ripieno di cioccolato fondente, e al pain aux raisins, dall’inconfondibile forma a spirale impreziosita da uvette. Infine, il corso si è concluso con il palmier, conosciuto in Italia come ventaglio, un prodotto dalla straordinaria lavorazione e dalla dolcezza ineguagliabile.
Ogni lezione si è chiusa con la degustazione dei prodotti realizzati, permettendo agli studenti di vivere un autentico viaggio sensoriale e di assaporare i frutti del proprio lavoro.
Il corso si è rivelato un’esperienza formativa unica, capace di unire tecnica, creatività e passione per la pasticceria, lasciando gli studenti entusiasti e ispirati. La collaborazione con il maestro Nicolò Antoniazzi si è conclusa con un caloroso arrivederci, preludio a futuri progetti formativi che promettono di arricchire ulteriormente le competenze degli studenti dell’indirizzo alberghiero.

 

 

 

FONTE: Mantovauno.it 

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