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Giovedì 23 maggio presso il Teatro San Carlo di Asola il Falcone High School Choir and Band ha tenuto un concerto spettacolo in memoria della strage di Capaci e a conclusione di una serie di incontri organizzati nel corrente anno scolastico dall’Istituto Falcone in qualità di scuola capofila del Centro Promozione Legalità della Provincia di Mantova.
Il titolo dello spettacolo R-Esistenti racchiude già in sé il messaggio che il gruppo ha voluto fortemente comunicare. Presentando personaggi che hanno lottato per valori e ideali, ma apparentemente sconfitti dalla storia, si è voluto affermare che “esistere” pienamente significa “resistere” a un mondo che vuole farci credere che non esista nulla di buono e sensato per cui spendersi e lottare.
Dopo un intenso monologo preso dal film “L’avvocato del diavolo”, sono state raccontate le storie dei 12 docenti su 1250 che non giurarono fedeltà al fascismo, perdendo così la cattedra, di Franca Viola che a 15 anni si oppose al matrimonio riparatore accettando di essere considerata una svergognata, di Peter Norman, atleta bianco bandito da ogni gara per aver sostenuto la protesta razziale di due campioni di colore nelle olimpiadi del 1968. Il suo secondo posto lasciato vuoto sul podio è stato quindi idealmente occupato da altri sportivi e artisti che hanno avuto il coraggio di schierarsi per ciò che ritenevano importante, ma accettando in questo modo di essere considerati dei perdenti. Il lunghista nero Jesse Owens, discriminato in patria e il suo rivale-amico tedesco Luz Long, morto dimenticato in battaglia,il cestista turco NBA Enes Kanter che ha perso il posto in squadra per le sue denunce contro i regimi autoritari, la calciatrice afgana KhalidaPopal che ha difeso l’importanza dello sport femminile contro le minacce talebane, la fiorettista Bebe Vio che ha continuato a vincere sorridendo nonostante l’amputazione dei 4 arti a 11 anni, Alex Zanardi che ha opposto la sua straordinaria forza di volontà all’accanimento della vita contro il suo corpo martoriato, il cantante  Ghali che si espone pubblicamente per l’integrazione e aiuta concretamente il soccorso ai migranti, Sangiovanni che ha messo in pausa il successo rivelando pubblicamente la sua fragilità,  i LA Sad che non nascondono i propri problemi di depressione e autolesionismo esortando i giovani a chiedere aiuto perché “ non parlarne è un suicidio”.


La conclusione è stata riservata a tre personaggi storici di spessore morale altissimo :Sophie Sholl, ragazza tedesca che ha lottato con passione e dignità, pur se inutilmente, per rendere il suo popolo consapevole delle atrocità del nazismo, Alexey Navalny, tornato volontariamente in Russia, consapevole di andare incontro alla morte, affinchè il suo sacrificio fosse un monito contro Putin e Giacomo Matteotti, di cui ricorre il centenario dell’assassinio, politico, filosofo, sindacalista, amministratore, innamorato, preparato, lungimirante, coraggioso, vicino agli ultimi, combattente con tale tenacia passione da essere chiamato “ Il tempesta”.
Le storie sono state intervallate da canzoni riarrangiate e suonate dal vivo con chitarre, basso, tastiera, violini, percussioni, batteria: Human, I still haven’t found,Oltre il ponte, It’smy life , Cento Passi, Counting stars, Africa,  It’s a long way to the top, per concludere con Ci sono anch’io di Max Pezzali le cui parole racchiudono il senso stesso dello spettacolo: “ lo so che non è una fantasia e nemmeno una follia:quella stella la vedi anche tu e perciò so che la raggiungerò perché al mondo ci sono anch’io “. Nel frattempo sul grande schermo del teatro si susseguivano a ritmo serrato immagini che fornivano storicità  emozione e suggestione alle storie dei personaggi
Grande è stata l’affluenza di pubblico, tra cui famiglie, amici, insegnanti, studenti attuali e di anni precedenti, che si sono divertiti, stupiti, emozionati e commossi e hanno apprezzato il potente messaggio che coinvolgeva mente, cuore e pancia.
Un ringraziamento davvero immenso a questi ragazzi che hanno saputo faticare, collaborare, appassionarsi, fare sacrifici , credere in un progetto e costruirlo insieme, ognuno con le proprie potenzialità e unicità: questo è il vero senso della scuola e della vita.
Perché, come canta Ligabue : “ L’amore conta: conosci un altro modo per fregar la morte?”

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