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La partecipazione ad un concorso di cortometraggi può essere uno stimolo potente, un’occasione per trasformare l’ora di IRC in un laboratorio per l’apprendimento di competenze legate al linguaggio cinematografico e per la collaborazione feconda fra gli studenti. Tutto ciò può creare novità e bellezza capaci di donare frutti insperati allo spettatore che voglia farsi interpellare.

E’ quanto è successo quest’anno nella 4^C del liceo delle Scienze Applicate dell’Istituto Superiore Giovanni Falcone di Asola.

Nel mese di gennaio gli studenti hanno accolto con entusiasmo la proposta di realizzare un cortometraggio per partecipare al concorso "Un Corto per i Diritti Umani”. 

Il primo step è stato di studio e scoperta. Insieme alla classe ci siamo fatti ispirare dalla storia dei Diritti Umani. Lo scopo è stato quello di comprendere come l’Umanità, attraverso un tortuoso cammino nel corso dei secoli, fosse giunta alla consapevolezza che ogni essere umano, in quanto tale, abbia una dignità che deve essere rispettata e come la “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani” del 1948 fosse stata stesa con questa finalità.

In un secondo momento la classe è stata suddivisa in piccoli gruppi alla ricerca di una buona idea su cui lavorare. Tra tutte, la più originale, ci è sembrata quella maturata da Mattia Perini e dal suo gruppo: una partita surreale a “Machiavelli” tra personaggi storici di epoche molto diverse che, con le loro riflessioni, le loro scelte e le loro azioni, hanno contribuito a marcare il percorso che ha portato alla codifica dei Diritti Umani.

La sceneggiatura e le scelte registiche sono il frutto di un lavoro corale svolto dall’intera classe.

I giocatori Ciro il Grande (Maraldo Nicola), Cesare Beccaria (Aricò Demetrio), Voltaire (Bertazzi Gioele), John Locke (Perini Mattia), Rosa Louise Parks (Kaur Loveline), Martin Luther King (Mori Damien), Gandhi (Vignoni Flavio) ripropongono, attraverso le loro parole e i loro comportamenti, i diritti in cui hanno creduto e per cui si sono battuti. Il cattivo (Spitti Angelo) è la personificazione della malvagità e degli ostacoli che l’umanità deve continuamente superare per l’affermazione dei diritti. Infine, si fa strada l’imprevisto: il Jolly, l’irrompere del nuovo e inatteso. Un invito a tutti noi e allo spettatore che ha compreso il valore di questa partita, ad esporsi, a mettersi in gioco nel suo tempo e con i suoi talenti nella consapevolezza che anche il nostro personale impegno può fare la differenza e contribuire all’affermazione e al rispetto dei Diritti Umani in ogni parte del mondo.

Il 19 maggio scorso, la notizia della vittoria che ha provocato un’esplosione di emozioni e di gioia per tutti.

A titolo personale, ringrazio e mi complimento con tutti gli alunni che, con grande naturalezza e serietà, hanno realizzato questo meraviglioso progetto. Ringrazio la dirigenza e la prof.ssa Susanna Tommaselli per averci dato la possibilità di vivere questa esperienza. Ringrazio il Sig. Massimo Piccioli, l’esperto che, con grande competenza e professionalità, ci ha guidati alla scoperta del linguaggio audiovisivo. Ringrazio gli organizzatori di questo concorso per averci ricordato che il premio più prezioso è stato quello di aver sensibilizzato i ragazzi all’importanza dei diritti umani, alla loro difesa e al loro rispetto nella vita di tutti i giorni. E ringrazio Dio perché in questi successi intravvedo sempre la Sua Provvidenza.

Rachele Fornari

 

 

Corto diritti umani 2024 4C

 

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