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23 maggio 1992. 23 maggio 2022.

 

Una data scolpita nel tempo e densa di significato per l'Istituto Superiore Falcone. Trenta anni fa venne assassinato il  magistrato Giovanni Falcone. Trenta anni dopo una moltitudine di giovani studenti si è riunita per commemorare questa figura esemplare e dall'immenso senso del dovere, il migliore esempio possibile per tutte le generazioni che aspirano a dare voce alle proprie idee e convinzioni. L'assemblea all' auditorium, guidata e moderata dai rappresentanti d'istituto e introdotta del discorso inaugurale del Dirigente Giordano Pachera, ha visto la partecipazione del sindaco di Gazoldo Nicola Leoni nel ruolo di serio e appassionato divulgatore, utilizzando sia filmati esplicativi sia facendo leva sulla potenza della lettura delle storie contenute nel libro "Storie di vittime innocenti di mafia", lette dagli stessi ragazzi sul palco, di cui 10 copie sono state donate alla biblioteca d'istituto che per l'occasione ha allestito, grazie all'aiuto degli insegnanti e degli alunni legati al progetto, un banchetto di libri collegati all'argomento e la giornata. Giornata che non è solo di Falcone, ma di tutte le vittime di mafia che hanno dato la vita per la giustizia, anche le più umili come Pietro Sanua.

Compattezza, unione, convinzione, coraggio, responsabilità. Sacrificio. Sono solo alcune delle parole, dei simboli che oggi sono riecheggiati durante l'assemblea e il dibattito che ne è scaturito, semplici eppure straordinarie per pregnanza, che oggi hanno ricevuto nuova linfa e nuova forza grazie alla presenza degli studenti e delle studentesse del Falcone. Non bisogna poi dimenticare gli studenti e le studentesse della sede distaccata di Gazoldo, che come i loro compagni della sede centrale hanno dedicato la 3° ora di lezione alla analisi e alla riflessione sulla figura di Falcone e sui trenta anni intercorsi dalla sua scomparsa. Dopo la conclusione dell'assemblea la giornata è poi proseguita nel giardino esterno della scuola, dove alla presenza dei suoi famigliari è stata innestata la pianta d'ulivo dedicata alla memoria di Filippo, studente venuto a mancare per una malattia ed esempio fulgido di forza d'animo e dedizione, il cui ricordo rimarrà radicato e solido come l'albero che ne erediterà il nome.

Un momento di rara intensità, accentuato dalla lettura delle parole di Filippo e dalla posa dell'albero avvenuta con l'aiuto dei suoi compagni di classe, a suggellare un legame che non verrà reciso. Da ultimo si è poi svolto nello stesso luogo il concerto organizzato dalla banda del Falcone, splendido momento di svago e sfoggio di talento da parte dei componenti della band, che si è esibita non soltanto con lo slancio della musica e con la passione del coro, dei cantanti e delle ballerine, ma anche con la lettura partecipata e sentita di frasi, testi e riflessioni sia dell'indimenticato magistrato sia di altri rappresentanti della cultura europea e mondiale. Una grande giornata, una grande ricorrenza che ha visto in tutti i suoi interpreti una partecipazione e un impegno encomiabili, una quadro di bellezza che sicuramente Falcone, Borsellino e tutti coloro che hanno dato la vita per la giustizia e la cultura avranno osservato con ammirazione e soddisfazione.

Al prossimo 23 maggio, con la convinzione che lo spirito di questa commemorazione ruggirà ancora una volta con l'ardore che lo contraddistingue.

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