Questa mattina appena arrivato alla sede UYN (Asola, nel mantovano) dov’ero per alcune attività legate ai prossimi progetti, ho subito detto al buon Mattia che avrei prima fatto una veloce sgambata

“Se vi va facciamo un giro veloce, giusto un’oretta per iniziare bene la giornata anche perché le idee corrono meglio in movimento”. 

Così siamo partiti e dopo 2 km appare questo gruppo di circa 20 ragazzi. Tutti su delle city bike e con il casco uguale. A chiudere la fila una donna molto più grande. Al che mi incuriosisco e chiedo ad uno di loro se fanno parte di una scuola.

“Siamo dell’istituto Falcone qui dietro, la nostra scuola ha partecipato ad un bando per lo sport e l’educazione e si è dotata di biciclette con cui ogni settimana facciamo due ore di lezione attiva pedalando”. 

Ho guardato Mattia, quasi incredulo. Poi mi sono detto

“Ah ma allora lo vedete che il risultato e’ solo il frutto della passione e del duro lavoro e che esistono persone illuminate in grado di portare avanti idee giuste senza attendere che qualcuno o qualcosa presenti ai loro tavoli le soluzioni?”

Spesso aspettiamo che le soluzioni ci cadano dall’alto e mi spiace perché quando provo a spiegare che le cose bisogna andarsele a prendere lottando e lavorando duramente vedo sguardi scettici. 

“Eh ma tu che ne sai che sei fortunato?”

E qui sorrido sempre perché chi conosce la mia storia, chi mi conosce “veramente” voglio dire, sa che parlo perché nella vita la mia e’ tutt’altro che una storia di fortuna. Che ho origini umili e che nella mia famiglia da un certo punto in poi c’è stato solo dolore (tanto) che mi ha costretto a partire da zero.

Perché se ora sono qui cercando di spiegare alle persone che il cambiamento inizia dal basso non è dall’alto di qualche privilegio ma perché io, quel basso, so com’è fatto.

E so che ci sono professori, come quelli dell’istituto Falcone di Asola capaci di lottare per il benessere delle prossime generazioni!

Prof.ssa Anna Torreggiani