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Questa mattina la classe 2^bg di indirizzo Grafico accompagnati dai docenti Danila Gerola e Stefano Lastrucci hanno visitato presso il Museo civico "Goffredo Bellini" l'interessante collezione privata di Mineralogica della famiglia Sandrin-Piubeni. 

Gli studenti con le conoscenze apprese durante la visita in Museo ed all'interno del Laboratorio di Chimica dell' Istituto G. Falcone con l'uso di microscopi, svolgeranno una catalogazione della documentazione fotografica acquisita e realizzeranno una presentazione digitale di quanto analizzato.

 

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La storia della Collezione mineralogica Sandrin-Piubeni

fonte:  Museo civico “G. Bellini” (Asola) - www.comune.asola.mn.it 

 

 

La raccolta mineralogica, intitolata ai donatori, i coniugi Elda Sandrin e Cesare Piubeni – che, per diversi lustri a partire dai primi anni settanta del secolo scorso, si dedicarono con viva passione proprio alla sua composizione nella loro abitazione di Castel Goffredo – annovera oltre 600 esemplari di splendida foggia e in ottime condizioni di conservazione, reperiti personalmente dai due ricercatori nel corso di avventurose campagne in ogni parte d’Italia, o fatti altrimenti pervenire attraverso vari canali, non ultimo lo scambio con esperti, studiosi e altri collezionisti.

Originaria del veneziano (Torre di Mosto, 1933), negli anni sessanta del Novecento Elda Sandrin lavora come collaudatrice di macchine tessili prima a Milano e poi a Brescia quando incontra Cesare Piubeni, originario di Asola e titolare di un’impresa tessile a Castel Goffredo.

Nata nell’ambiente professionale, la loro intesa nella vita si rinsalda proprio grazie alla comune, profonda passione per l’universo dei minerali. Il loro reperimento diviene ben presto, per entrambi, molto più di un passatempo: un’occupazione assorbente, coltivata con entusiasmo fin dalle prime escursioni nel 1973 in Val Formazza, dove Elda e Cesare vanno alla scoperta di rocce e cristalli.

Da quel momento, quasi ogni fine settimana ed ogni intervallo di tempo libero sono dedicati alla ricerca dei preziosi reperti nascosti nel sottosuolo. Zaino, piccozza, corde, scalpelli e mazze divengono compagni fidati di escursione e strumenti per scovare meravigliosi tesori in montagna, in cava, in grotta. La loro casa a Castel Goffredo si riempie ben presto di scansie e teche per accogliere gli esemplari, sempre più numerosi, provenienti da ogni anfratto delle Alpi e degli Appennini, maanche dall’estero.

Nel frattempo, si intensificano i contatti con istituzioni e collezionisti privati, mentre la raccolta – in continuo aumento per quantità e qualità – suscita la crescente attenzione delle istituzioni e delle scuole di Castel Goffredo e dintorni, attratte dall’alto valore scientifico dei pezzi e dalla loro intrinseca bellezza, ma anche attente ai risvolti storici e antropologici del loro impiego. La collezione mineralogica “Piubeni”, come ormai si identifica, diviene così il perno di numerosi eventi espositivi pure a livello nazionale, i quali hanno il merito di dare ulteriore risalto all’intrinseco valore culturaledei minerali (inteso, altresì, come una forma di conoscenza del passato) nel più ampio contesto dello storico rapporto tra uomo e ambiente.

Anche per tali ragioni, i coniugi Piubeni non cedono alle lusinghe di privati e istituzioni allorché avanzano richieste di acquisto di singoli pezzi o dell’intera collezione. Alla morte del marito Elda Sandrin decide di destinarla nella sua unitarietà al Museo civico “Goffredo Bellini” di Asola, cittadina nel cuore di Cesare fondatore della sezione Avis territoriale.

Un gesto che rende questo patrimonio mineralogico, messo insieme in tanti anni di entusiastiche ricerche, un bene comune a disposizione del pubblico mantenendo comunque una precipua riconosciuta identità culturale.

 

 

fonte: www.comune.asola.mn.it 

 

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