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L’idea del progetto nasce contestualmente all’avvio, nel nostro Istituto, del percorso liceale ad indirizzo sportivo. Il dipartimento di Scienze Motorie e Sportive, in accordo col Consiglio di classe della prima del Liceo sportivo, Liceo Sportivo 2019 canoa gita IMG 9335ha progettato un ampliamento dell’offerta formativa nelle specifiche aree di indirizzo, nella consapevolezza che un laboratorio residenziale con un denominatore comune, quale il fiume e la montagna, all’insegna della polisportività e della multilateralità, costituisca un’occasione per arricchire il bagaglio psicomotorio ed esperienziale degli alunni e ponga in essere una sfida per valutare le competenze trasversali. Siamo convinti che le esperienze sul “campo” rappresentino per gli studenti grandi opportunità al fine di esercitare  forme di cittadinanza attiva, per consolidare i rapporti interpersonali, per allenare l’ autonomia, il senso di autoefficacia e di buona riuscita. Crediamo che “Un cervello senza corpo non possa pensare” e crediamo pure che esista un “Corpo pensante” o perlomeno che le esperienze vissute attraverso e con il corpo siano di carattere transitivo o espressivo e che abbiano delle ricadute positive sull’intera persona e sulla sua capacità di apprendere lungo tutto il corso della vita.

La scelta non è casuale: il nostro territorio è caratterizzato dalla presenza di fiumi e la montagna è raggiungibile anche con brevi spostamenti. 

 

Pensiamo ad un continuum didattico attraverso progetti di approfondimento di alcune attività durante tutto il corso di studi, anche in collaborazione con i nostri enti territoriali (CAI di Bozzolo e Canoa club di Asola in primis).

Il percorso, realizzato dal 6 all’8 maggio, è partito dalla valle del Brenta, adagiata tra due maestose corone di montagne (Monte Grappa e Altopiano di Asiago) e solcata dal fiume Brenta che in questi giorni, a causa delle abbondanti piogge, ha accentuato la sua vivacità.  Giunti a Valstagna, nella mattinata di lunedì , dopo un breve tratto di avvicinamento, i ragazzi si sono cimentati in una prova di arrampicata su parete naturale, seguiti da una guida alpina. L’iniziale paura e la difficoltà nel fidarsi durante la discesa hanno gradualmente ceduto il posto all’entusiasmo e alla voglia di mettersi in gioco. 

Dopo una breve pausa pranzo al sacco presso il centro Rafting ci siamo mossi, sempre accompagnati da istruttori e guide, verso il Lago  di Corlo, in modo tale da poter svolgere le attività di canoa e Sup in totale sicurezza, godendo al contempo di scenari di assoluta bellezza. I ragazzi si sono cimentati e alternati su canoe singole e doppie, osando in alcuni casi anche qualche passaggio avventuroso.

Il lago è un bacino artificiale, in provincia di Belluno, realizzato nel 1954 con la costruzione di una diga lungo il torrente Cismon, torrente che scorre tra Trentino e Veneto e costituisce il principale tributario del fiume Brenta.

Dopo il rientro in albergo e la cena, la notte è trascorsa nella “normale” vivacità di un gruppo di quindicenni che, per la maggior parte era alla prima esperienza didattica di questo tipo: l’adrenalina è poi calata lentamente.

Nella mattinata di martedì ci siamo diretti a Levico per muoverci sulla ciclovia del Brenta, attraversando la Valsugana e la valle del Brenta, sino a Tezze di Grigno,  con la guida di esperti che ci hanno garantito ogni tipo di assistenza e supporto tecnico durante il percorso di 40 Km. 

 

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La ciclovia, con un dislivello di 300 metri, ma comoda e sicura, per lunghi tratti segue il fiume e lambisce biotipi e siti storici di notevole interesse. 

A metà percorso circa, abbiamo effettuato una sosta in un parco a Borgo Valsugana per un breve pranzo al sacco e un po’ di recupero fisico, recupero per molti realizzato con una partita di calcio nello spazio a disposizione!Liceo Sportivo 2019 canoa gita IMG 9415 2

La seconda parte della ciclovia ha messo alcuni di noi un po’ in crisi, ma tutti siamo arrivati  a Tezze, in netto anticipo sull’orario previsto. Poco prima, sul confine Veneto-Trentino, abbiamo visitato il Trincerone di Grigno, un documento di valore sulla Grande Guerra in Valsugana: 

si tratta di una lunga e possente postazione coperta in calcestruzzo armato, costruita sbancando e rialzando l’argine del torrente Grigno. La trincea si sviluppa per circa 700 metri, da Grigno fino alla confluenza dell’omonimo fiume con il Brenta. 

La stanchezza, stemprata da doccia e cena, non ci ha impedito di fare una incursione serale nella vicina Bassano e rientrare con energie residue sufficienti per rallegrare un po’ la notte incombente.

L’ultima giornata ci ha visti impegnati nell’attività forse più elettrizzante, ma al contempo più impegnativa in termini di partecipazione e collaborazione: il rafting sul Brenta. Questo sport di gruppo richiede infatti un’azione di squadra da parte dei componenti dell’equipaggio, con un effetto positivo su ciascuno in termini di capacità di controllo, anticipazione, forza e resistenza, nonchè affinamento sensoriale in ambiente fluviale instabile.

Il rientro, sotto una pioggia sempre più insistente, ci ha permesso finalmente di recuperare energie e qualche ora di sonno, giustamente sottratte in questi tre giorni per una giusta causa: Una “Scuola di Vita”… o se preferiamo… un po’ di Vita con la Scuola.

 

Dipartimento SMS

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