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Giornate di consapevolezza europea
“Giornata di consapevolezza europea” Verona 6 marzo 2015
Il 6 marzo 2015 il “Falcone” di Asola (MN) ha partecipato ad un evento formativo di avanguardia creato nell’ambito dei progetti Erasmus + “Learning EU at School” dal Gruppo “Educazione Civica Europea” ( Scuola Superiore “Sant’Anna” di Pisa) e promosso a livello nazionale nelle città di Milano, Napoli e Verona.
L’appuntamento per la 1AES era al Teatro Ristori di Verona per l’intera mattinata: dalle 9:30 alle 13 abbiamo assistito a due manifestazioni complementari: inizialmente uno spettacolo musicale molto originale, “Europa: che Passione! Storia di un amore tormentato” (vedi trailer https://youtu.be/Dy5plm44RoE) e in seguito un dibattito strutturato sui temi del futuro dell’integrazione europea (guidato dal Prof. Roberto Castaldi, coordinatore del Gruppo di ricerca).
Il recital musicale, diretto da Daniela Martinelli e Francesco Pigozzo, è stato interpretato dal vivo da Paolo Barillari, (con l’accompagnamento musicale di Davide Magnabosco) e si è svolto con il supporto di una serie di slides che illustravano le diverse tappe verso l’unificazione politica tra i Paesi membri, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ai nostri giorni. L’interprete, con grande bravura, ha cantato ben 12 canzoni d’autore (in 3 lingue), ognuna delle quali era associata ad un evento significativo nel percorso di unificazione europea (ad esempio: la crisi monetaria degli anni 70, la caduta del muro di Berlino, la nascita dell’Euro, la Costituzione Europea, il Trattato di Lisbona…). Il tentativo di rendere salda l’Unione Europea, che ha visto alternarsi conquiste e fallimenti, è stato messo in scena con una serie di accorgimenti (luci, disegni, simboli, ombrelli colorati..), tra cui una voce narrante, proprio per consentirci di focalizzare le tappe essenziali con semplicità: la sequenza dei brani musicali e la loro sapiente presentazione hanno accompagnato agevolmente i passaggi storici a cui si riferivano le slides. Ad esempio: l’apertura graduale di ombrelli colorati rappresentava l’entrata di uno nuovo Stato membro nell’Unione Europea, dai primi 6 Paesi della CEE (istituita nel 1957) fino ad arrivare ai 28 attuali (per approfondire le origini dell’UE: http://europa.eu/about-eu/eu-history/1945-1959/index_it.htm.
La seguente tabella propone cenni storici correlati ai messaggi suggeriti dalle canzoni:
Canzone/ passaggio storico |
Autore |
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Lili Marleen/ 1945 Fine II guerra mondiale | Marlene Dietrich | ||||
Non, je ne regrette rien/1950 Francia propone CECA | Edith Piaf | ||||
L’appuntamento/ 1954 Fallimento del trattato CED | Ornella Vanoni | ||||
Vedrai vedrai / 1957 Trattato di Roma CEE 6 paesi | Luigi Tenco | ||||
Onda su onda/Anni ‘60 boom economico Mercato comune | Paolo Conte | ||||
La nostra relazione /Crisi varie anni ’70 CEE a 9 paesi | Vasco Rossi | ||||
Sballi ravvicinati del 3°tipo/1979-1986 CEE a 12 | Vasco Rossi | ||||
It’s a hard life /1989 Caduta del muro di Berlino | I Queen | ||||
Così celeste /1992-1999 Unione europea a 15 | Zucchero | ||||
Sara spara/2000-2005 Costituzione mancata | Paolo Barillari | ||||
Nel letto di Lucia/2004-2009 Trattato di Lisbona UE a 27 | Rino Gaetano | ||||
E allora andiamo/XXI secolo Crisi globali | Enzo Jannacci |
Una frase che ci ha colpito particolarmente è stata la seguente: “Assieme sul serio o di nuovo divisi?”, interrogativo più volte ripetuto nel corso della manifestazione, per farci capire che ancora oggi l’Unione Europea necessita di maggiore compattezza e che il rischio di divisioni interne tra gli Stati membri non è superato, nonostante gli sforzi di chi ci ha preceduto e i positivi cambiamenti attuati, tra cui la Moneta unica. La frase era dunque un invito a conservare con cura quanto ci è stato consegnato in eredità dai fondatori dell’Unione, proseguendo nella strada già tracciata. In pratica, per essere una vera Federazione di Stati, necessita l’unità politica del Continente.
Durante l’intervallo, al termine della prima parte della mattinata, siamo riusciti ad avvicinare il cantautore e a chiedere chiarimenti su alcuni testi delle canzoni (con tanto di fotografia ed autografo). Alle ore 11.15 è iniziato il dibattito sull’Unificazione europea: dopo una lunga premessa di Roberto Castaldi sulle questioni ancora aperte, gli alunni hanno posto alcune domande e hanno chiesto approfondimenti sulle tematiche presentate nel corso della rappresentazione. Si è cercato di capire le cause del difficile cammino verso l’unione politica del Continente Europeo, che, con i suoi ostacoli e le sue crisi economiche e politiche ricorrenti, ricorda proprio la storia di un amore tormentato.
Molte delle problematiche affrontate erano piuttosto complesse per noi; studenti di prima Liceo; tuttavia è stato interessante e istruttivo apprendere concetti nuovi e confrontarsi con altri ragazzi delle scuole superiori veronesi. Al termine del dibattito un nostro compagno ha incontrato il prof. Castaldi (vedi foto) per approfondire la questione della riunificazione delle due Germanie dopo la caduta del muro di Berlino, avvenuta nel 1989 (evento che ha determinato le premesse per la conclusione del Trattato di Maastricht). Il dibattito si è concluso con i ringraziamenti a tutti i presenti per la partecipazione e con l’invito a continuare il dibattito in Rete (www.sssup.it/ece e www.cesue.eu), anche nel Gruppo Facebook Europa: che Passione!
Dopo la pausa pranzo, la nostra classe ha iniziato un breve giro turistico di Verona. Abbiamo visitato l’interno dell’anfiteatro simbolo della città, l’Arena, in piazza Bra; quindi ci siamo diretti a Piazza delle Erbe e, attraverso Piazza Dante, abbiamo raggiunto le Arche Scaligere (ovvero le tombe dei Signori della città); infine abbiamo visitato la Casa di Giulietta, dove, come tutti i turisti, abbiamo attaccato bigliettini e scattato foto ricordo con la statua e il famoso balcone. La storia del leggendari amanti di Verona, immortalata da Shakespeare, è stata successivamente approfondita in classe in un cartellone interdisciplinare appeso nella nostra aula.
La giornata ci è piaciuta molto, soprattutto perché, oltre a ricevere molti spunti di riflessione, abbiamo avuto un sicuro arricchimento culturale visitando una delle città più belle e famose al mondo.
Fotografie 6 marzo Galleria di immagini
A cura di Maria Zaltieri e Angela Bonfiglio (1AES)